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In Viale Africa 42 a Catania, il nostro store è concepito come contenitore di eventi, cultura e innovazione: FUTURA MEMORIA, a cura di Salvatore Gozzo, è il programma culturale che rende il design, la musica e le arti visive protagonisti del nostro spazio.
Futura Memoria è ossimoro che lega passato e futuro e si propone come manifesto del senso civico che sottende gli eventi che determiniamo: attività che mirano ad un laboratorio di pensiero, in continuità col programma di crescita che perseguiamo da quasi un decennio.
Futura Memoria è ossimoro che lega passato e futuro e si propone come manifesto del senso civico che sottende gli eventi che determiniamo: attività che mirano ad un laboratorio di pensiero, in continuità col programma di crescita che perseguiamo da quasi un decennio.
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Il carattere interdisciplinare di FUTURA MEMORIA unisce passato e futuro, perchè il futuro nasce dalla capacità di immaginare ciò che ancora non esiste e la memoria è il legame con quanto di più alto si è già creato e la radice per nuove visioni.
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Futura Memoria è anche una performance di cucina, curata dallo chef Seby Sorbello e dal sommelier Mauro Cutuli, partners del progetto con Sabir Gourmanderie.
Ispirandosi al tema di ogni singolo incontro, dietro ai fornelli e alle bottiglie, Seby e Mauro, per accompagnare gli ospiti nell’esperienza di Futura Memoria, abbinano piatti a vini e birre, rivisitando in chiave contemporanea la tradizione enogastronomica etnea-siciliana.
Ispirandosi al tema di ogni singolo incontro, dietro ai fornelli e alle bottiglie, Seby e Mauro, per accompagnare gli ospiti nell’esperienza di Futura Memoria, abbinano piatti a vini e birre, rivisitando in chiave contemporanea la tradizione enogastronomica etnea-siciliana.
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Paesaggi Ibridi di Atelier Crilo inaugura Futura Memoria: un'esposizione, curata dall’architetto e blogger Salvatore D’Agostino, sulle modalità di lavoro dello studio d’architettura fondato da Cristian Farinella e Lorena Greco, che si distingue in Italia per l’innovazione delle tecniche di disegno e di visual e creative design.
Attraverso un approccio a due tempi, tra disegno a mano e disegno al computer, lo studio definisce nuovi paesaggi, ibridi disegnativi usati come mezzo per trovare nuove spazialità architettoniche e che ridefiniscono il concetto di paesaggio, per sua natura mai statico ma in continua evoluzione tra passato e futuro.
Attraverso un approccio a due tempi, tra disegno a mano e disegno al computer, lo studio definisce nuovi paesaggi, ibridi disegnativi usati come mezzo per trovare nuove spazialità architettoniche e che ridefiniscono il concetto di paesaggio, per sua natura mai statico ma in continua evoluzione tra passato e futuro.
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"I paesaggi ibridi dell’Atelier Crilo sono paesaggi immaginifici che speculano, con ironia, su alcuni temi controversi dell’architettura degli ultimi anni: lo sviluppo intensivo, anche in un periodo di forte recessione economica, dell’architettura verticale dei paesaggi metropolitani del pianeta terra; gli spazi non edificati in città densamente edificate; i ruderi dentro la città di edifici che hanno dismesso da poco il proprio ciclo economico; la fascinazione per le case isolate ad alto valore estetico ed economico"
(Salvatore D'Agostino, Milano, 2015).
(Salvatore D'Agostino, Milano, 2015).
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SPAZIO / TEMPO / LUCE / SUONO è un progetto dell' Associazione Musicale Etnea, curato da Biagio Guerrera e Luca Recupero.
Secondo appuntamento di Futura Memoria, è un incontro sperimentale tra suoni e visioni, giocato sul tema dei viaggi, dei passaggi, degli attraversamenti, nello spazio e nel tempo che si scindono e si moltiplicano per riunirsi in inedite combinazioni e strutture.
Secondo appuntamento di Futura Memoria, è un incontro sperimentale tra suoni e visioni, giocato sul tema dei viaggi, dei passaggi, degli attraversamenti, nello spazio e nel tempo che si scindono e si moltiplicano per riunirsi in inedite combinazioni e strutture.
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"Il canto armonico siberiano di Sainkho Namtchylak, il marranzano, gli scacciapensieri ed altri suoni organici delle tradizioni etniche di Luca Recupero, attraverso il prisma delle elaborazioni elettroniche di Dudu Arona, sono la colonna sonora di un viaggio caleidoscopico dai villaggi alle metropoli, dalle navicelle in orbita nello spazio alle capanne nelle foreste pluviali disegnati da Kranti - Giovanni Lombardo"
(Biagio Guerrera, Catania, 2015).
(Biagio Guerrera, Catania, 2015).
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Una conversazione sul cinema tra Piero Messina e Giuseppe Lorenti è un dialogo sulla passione, l'arte e il mestiere di regista: un viaggio attraverso la visione, il ricordo e la finzione a cui credere, ripercorrendo i passaggi che hanno portato l'artista dai primi documentari e cortometraggi sperimentali alla sua opera prima, il lungometraggio L'attesa, di cui ha curato regia, soggetto e sceneggiatura.
Un evento realizzato in collaborazione con Off Cinestudio e Leggo. Presente Indicativo, la rassegna letteraria organizzata da Radio Lab, ed il supporto della Indigo Film.
Un evento realizzato in collaborazione con Off Cinestudio e Leggo. Presente Indicativo, la rassegna letteraria organizzata da Radio Lab, ed il supporto della Indigo Film.
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A proposito di Sicilia, cinema e registi da inseguire:
"Sicilia e infanzia, sinonimi di meraviglia e origine del mio immaginario" e "come regista, ma ancor più da spettatore, amo i film che non riesco a raccontare a parole".
Su Sokurov: "Lo perseguitavo da studente di cinema per sapere come riuscisse a fare certe cose; è stato bello vedersi in competizione con lui in un festival"
(Piero Messina intervistato da Giuseppe Lorenti, Catania, 2017).
"Sicilia e infanzia, sinonimi di meraviglia e origine del mio immaginario" e "come regista, ma ancor più da spettatore, amo i film che non riesco a raccontare a parole".
Su Sokurov: "Lo perseguitavo da studente di cinema per sapere come riuscisse a fare certe cose; è stato bello vedersi in competizione con lui in un festival"
(Piero Messina intervistato da Giuseppe Lorenti, Catania, 2017).
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SAPERE:FARE=BUONO:BELLO è l'Equazione del gusto, il libro scritto dallo Chef Seby Sorbello con Susanna Cutini e Alex Revelli Sorini, presentato a Futura Memoria il 17 Giugno 2016.
Sono i quattro elementi individuati da Seby Sorbello per definire l'essenza del gusto: quattro termini diversi ma in perfetto equilibrio tra loro, affinchè mangiare diventi un'esperienza emozionale e di valore memorabile.
Sono i quattro elementi individuati da Seby Sorbello per definire l'essenza del gusto: quattro termini diversi ma in perfetto equilibrio tra loro, affinchè mangiare diventi un'esperienza emozionale e di valore memorabile.
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Il laboratorio di pensiero e sperimentazione si è ritrovato nell'ambiente cucina b2 di BULTHAUP, allestito per l'occasione da Spazi Privati, azienda di riferimento in Sicilia per l’arredamento, esclusivista del noto marchio tedesco per la Sicilia Orientale, e promotore dell’evento emozionale.
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Ricerca, sperimentazione e autoproduzione sono alcuni dei fronti su cui oggi si confrontano tanti protagonisti del fare contemporaneo.
Non esiste più soltanto l’industria con le sue logiche e possibilità, la sua dimensione produttiva a grande scala e le dinamiche globali del grande mercato, ma anche la dimensione locale, le lavorazioni artigiane, le produzioni a numero limitato.
Non esiste più soltanto l’industria con le sue logiche e possibilità, la sua dimensione produttiva a grande scala e le dinamiche globali del grande mercato, ma anche la dimensione locale, le lavorazioni artigiane, le produzioni a numero limitato.
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Presente Artigiano, a cura di Lucia Giuliano (con Vittorio Venezia e Abadir Accademia di Design e Arti Visive), mette in mostra a Futura Memoria l'identità forte e coraggiosa di progettisti che diventano promotori di sé stessi e iniziatori di processi nuovi: una collezione di oggetti selezionati per raccontare la ricerca di quattro progettisti (Federico Angi, Alvaro Catalàn de Ocòn, Francesco Faccin e Vittorio Venezia), che esplorano in modi diversi queste frontiere del progetto contemporaneo.
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Vittorio Venezia, invece, ha guidato un gruppo di studenti dell’Accademia di Design e Arti Visive Abadir, che hanno esplorato il tema delle infinite variazioni del vaso, approfondendo la lavorazione della ceramica ed interpretando in modi molto diversi il tema del processo e del linguaggio.
A Presente Artigiano è stata messa in mostra una varietà multiforme dei loro esperimenti come racconto di un percorso di formazione.
A Presente Artigiano è stata messa in mostra una varietà multiforme dei loro esperimenti come racconto di un percorso di formazione.
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I serramenti scorrevoli MinimalWindows di KELLER, i cui profili ridotti quasi annullano i confini tra spazio interno ed esterno, diventano pretesto per un’originale riflessione sull’atto del vedere.
Il collettivo Deep Sheet Studiolab (Luca Pulvirenti, Luigi Mignemi, Cristina Santangelo) mette in scena un viaggio compositivo di architetture nel quale la finestra diventa il soggetto della transizione e dell’atto creativo.
Il collettivo Deep Sheet Studiolab (Luca Pulvirenti, Luigi Mignemi, Cristina Santangelo) mette in scena un viaggio compositivo di architetture nel quale la finestra diventa il soggetto della transizione e dell’atto creativo.
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"Guardando attraverso la finestra, la luce e il colore si riflettono nel panorama, interpretandolo come stratificazione della conoscenza e della cultura. Attraversando la finestra con lo sguardo, l'esperienza percettiva descrive così il regno panoptico dall’individuo alla collettività.
Quasi in contrapposizione lo schermo del monitor ci collega intimamente al mondo, la nostra personale finestra su quanto viene a noi. Non più una finestra sul mondo, ma un modo per comporre e costruire il mondo.
Le finestre diventano così lo strumento supremo dell’atto creativo"
(Luca Pulvirenti, Panographie, 2017).
Quasi in contrapposizione lo schermo del monitor ci collega intimamente al mondo, la nostra personale finestra su quanto viene a noi. Non più una finestra sul mondo, ma un modo per comporre e costruire il mondo.
Le finestre diventano così lo strumento supremo dell’atto creativo"
(Luca Pulvirenti, Panographie, 2017).
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